Mises Institute | |
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Ludwig von Mises for Austrian Economics | |
Ubicazione | |
Stato | Stati Uniti |
Città | Auburn (Alabama) |
Dati generali | |
Motto | Tu ne cede malis sed contra audentior ito |
Fondazione | 1982 |
Fondatore | Lew Rockwell |
Tipo | think tank accademico non accreditato |
Aree di ricerca | Economia politica, filosofia e diritto |
Presidente | Thomas DiLorenzo |
Dir. generale | Lew Rockwell |
Dipendenti | Personale accademico 350+
Pers. tecnico-amministrativo e ausiliario 21 |
Sito web | |
Il Ludwig von Mises Institute for Austrian Economics (acronimo: LvMI; lett. "Istituto Ludwig von Mises per l'economia austriaca"), spesso indicato come Mises Institute, è un think tank senza scopo di lucro con sede ad Auburn, in Alabama, che rappresenta uno dei principali punti di riferimento per la diffusione delle idee della corrente Misesiana-Rothbardiana della scuola austriaca di economia (anche detta tradizione neo-austriaca)[1] e del pensiero politico libertario di destra, con particolare attenzione verso le correnti paleolibertarie e anarcocapitaliste.[2][3][4][5]
L'istituto tratta argomenti di carattere filosofico, economico e inerenti all'economia politica. L'Istituto Mises favorisce la metodologia della prasseologia Misesiana ("logica dell'azione umana"), che ritiene che la scienza economica sia deduttiva piuttosto che empirica. Sviluppata da Ludwig von Mises, seguendo il Methodenstreit di Carl Menger, si oppone alla modellazione matematica e alla verifica delle ipotesi utilizzate per giustificare la conoscenza nell'economia neoclassica. Questo approccio è ritenuto una forma di economia eterodossa[6] e si contrappone alla corrente Hayekiana della scuola austriaca, che fa uso di modelli matematici, sostenuta dagli economisti del Cato Institute e della George Mason University.
A differenza del Cato Institute e della Heritage Foundation, l'istituto si è focalizzato su questioni più marginali, come il sostegno per il ritorno alla parità aurea, l'isolazionismo militare, la difesa della moralità tradizionale e l'opposizione alla moneta a corso legale, alle istituzioni sovranazionali e, a ciò che nell'istituto viene definito, "integrazione forzata" (il Civil Rights Act del 1964). Inoltre, gli accademici affiliati all'Istituto Mises promuovono l'analisi storica della guerra civile americana in favore della secessione confederata.